Riprendiamo dalla news letter del Comune di Palena (CH)
Le motivazioni non sono chiare. In base a quanto riferito dalla Cooperativa Solidarietà e Ambiente, beneficiaria del finanziamento POR ed esecutrice dei lavori, il Corpo Forestale dello Stato, su indicazione del Parco della Maiella, ha prescritto che i lavori si possono eseguire solo dopo il 1° luglio a causa di una presunta incidenza negativa sulla avifauna protetta. A richiesta di spiegazione verbale il Parco ha rifiutato di fornire spiegazioni su di quale specie si tratti e quali sarebbero di danni.
La riqualificazione della pineta è finanziata con fondi comunitari che transitano attraverso la Regione Abruzzo. Le norme comunitarie prevedono che i lavori siano conclusi e collaudati entro il 31 luglio 2006.
La cooperativa esecutrice (che ha iniziato i lavori il 10 maggio) ha necessità di almeno due mesi per concluderli e dunque l’interruzione operata causerà una perdita del finanziamento, totale o parziale, che ammonta a € 101.110,50.
Il progetto prevede anche che la legna derivante dalla riqualificazione sia consegnata al Comune di Palena. Trattandosi di legna di pino, non utilizzabile per riscaldamento in base alle consuetudini locali, poteva essere venduta per un ricavo in favore del Comune di € 10-20.000, da impiegare per migliorie dei beni agro-silvo-pastorali.
L’episodio pertanto si configura globalmente come un danno grave a tutto il sistema forestale:
- viene a mancare un reddito cospicuo per una impresa locale;
- permane uno stato di degrado per la pineta in questione che oramai ha raggiunto un grado di vetustà che non ammette ulteriore trascuratezza;
- viene a mancare un reddito per il Comune da reimpiegare in un settore che ha bisogno di rimanere vivo e che comunque riveste un ruolo importante nel bilancio socio-economico del territorio.
In base a quanto riferito dalla cooperativa, analogo episodio si è verificato nel Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga, ma, analizzato il problema, la situazione si è subito sbloccata ed i lavori proseguono.
Dunque una ulteriore dimostrazione della rigidezza del Parco della Majella, con un danno grave per le popolazioni locali.
Il sottoscritto ritiene che queste prese di posizione siano irragionevoli (si rifletta sul fatto che l’intervento si sviluppa su una zona attraversata dalla statale 84 e dal relativo traffico di mezzi anche pesanti). La mancanza di fondi per il Comune da investire nel settore significa l’abbandono del territorio con tutto ciò che ne consegue in termini sociali, economici ed idrogeologici.
Sempre di più è necessario chiedersi quali sono i benefici del Parco. La realtà non può essere sovvertita dalle chiacchiere per cui il Parco favorisce il turismo e l’economia dei prodotti tipici e tradizionali.
I fatti concreti (con i conseguenti danni economici) sono incontrovertibili.
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