10 febbraio 2009

Risposta dei Comuni alla comunicazione del CFS di istruttoria sfavorevole delle domante per i Piani di Gestione

COMUNE DI __________________

Provincia di L’AQUILA

Prot.

__________, Lì __________

OGGETTO: Piano forestale Triennale (DELIBERA G.R.A. 29.09.2008 N° 897/P – BURA N° 62 DEL 12.11.2008) – Redazione Piano di Gestione – CHIARIMENTI

RACCOMANDATA R.R.

Ill.mo Sig.

Comandante

Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato

 

Via Duca degli Abruzzi, 22

67100

L’AQUILA (AQ)

e. p.c. A

Mauro Febbo

Regione Abruzzo - Assessore Politiche agricole e di Sviluppo rurale, forestale, Caccia e Pesca

 

Via Catullo, 17

65127

PESCARA

Il COMUNE DI ______________, in persona del suo Sindaco e legale rappr.te pro tempore,

PREMESSO CHE

- con nota prot. n° __________ del _________, notificata il successivo __________, l’intestato Comando Provinciale, nella persona del Vice Questore Aggiunto, Dott. Domenico TASCIONE, ha comunicato allo scrivente Comune l’intenzione di istruire, con parere tecnico-amministrativo sfavorevole, l’istanza presentata dal Comune per l’ammissione dello stesso al finanziamento di cui al Piano per il triennio 2008-2010, “Interventi di Forestazione e Valorizzazione Ambientale”.

- le ragioni di siffatta decisione sono state così determinate:

· “..affidamento dell’incarico per la redazione del Piano di Gestione a soggetto non abilitato ai sensi della vigente normativa..”;

· “..mancanza della richiesta dichiarazione di adesione da parte del beneficiario finale alla metodologia elaborata nell’ambito del Progetto “Sistema informativo geografico di gestione forestale” (“Progettobosco”)..”.

Tutto ciò premesso, lo scrivente Comune, in persona del suo Sindaco e legale rappr.te pro tempore, ut supra individuato, intende sottoporre all’attenzione del procedente Comando Provinciale, le seguenti brevi osservazioni e/o controdeduzioni, anche al fine di far emergere gli interessi sottostanti all'azione amministrativa discrezionale, in modo da orientare correttamente ed esaustivamente la stessa scelta della pubblica amministrazione attraverso una ponderata valutazione di tutti gli interessi (pubblici e privati) in gioco per il raggiungimento della miglior soddisfazione possibile dell'interesse pubblico.

In particolare, si fa rilevare che:

--la redazione del Piano di Gestione de quo è stata affidata, con opportuna delibera, al Consorzio Forestale ________________, di cui il Comune è consorziato, ma quel che qui rileva è che la responsabilità nonché la direzione della suddetta attività, in uno al preventivo di spesa, è stata assunta dal Dott. For. Franco COMPAGNONI, direttore tecnico del suddetto consorzio nonché professionista munito del prescritto titolo ed iscritto nell’albo dei Dottori Agronomi e Forestali di Pescara al n° 193; dunque, abilitato, ai sensi della vigente legislazione, alla redazione del Piano.

Tale opportuna scelta trova il suo legittimo fondamento nelle seguenti norme: art. 17, comma 2, della Legge n°97/1994, recante “Nuove disposizioni per le zone montane”; art. 5, comma 3, e 7 del D. Lgs. n°227/2001 (Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell'articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57); art. 2/ter della L.R. n°28/1994 (Interventi di Forestazione e Valorizzazione Ambientale) -come modificato e ampliato-, oltre che nell’interpretazione fornita in tal senso dall’ormai univoca giurisprudenza amministrativa (ex multis Cons. Stato, sez. VI, n°4383/2002).

Il primo dei tre articoli così recita:”Le cooperative di produzione agricola e di lavoro agricoloforestale che abbiano sede ed esercitino prevalentemente le loro attività nei comuni montani e che, conformemente alle disposizioni del proprio statuto, esercitino attività di sistemazione e manutenzione agraria, forestale e, in genere, del territorio e degli ambienti rurali, possono ricevere in affidamento dagli enti locali e dagli altri enti di diritto pubblico, in deroga alle vigenti disposizioni di legge ed anche tramite apposite convenzioni, l’esecuzione di lavori e di servizi attinenti alla difesa e alla valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, quale la forestazione, il riassetto idreologico e la sistemazione idraulica…”.

Con riferimento a tale disposizione, applicabile anche ai Consorzi Forestali, giusta combinato disposto degli artt. 5, comma 3 (..per favorire lo sviluppo ed una più razionale gestione sostenibile delle risorse forestali, le regioni, gli enti locali e le associazioni agrarie promuovono la costituzione o la partecipazione ai consorzi forestali o altre forme associative. Ai predetti organismi possono partecipare, anche ai fini di un migliore coordinamento della gestione, soggetti privati e le imprese di cui all'articolo 7, comma 1..) e 7, comma 2 (..le norme di cui all'articolo 17 della legge 31 gennaio 1994, n. 97, sono estese ai soggetti di cui al comma 1 anche per l'affidamento della gestione e per la realizzazione di lavori, opere e servizi in ambito forestale..) del D. Lgs. n°227/2001, i giudici amministrativi hanno sottolineato come, ai soggetti di cui sopra, possano essere affidati anche servizi cd. “intellettuali”, oltre che “materiali”.

In ultimo, poi, l’art. 2/ter della L.R. n°28/1994, successive modifiche ed integrazioni, evidenzia come “..la Regione favorisce la ottimale gestione delle superfici forestali..”, riservando a strutture quali consorzi o società di gestione di risorse forestali, costituiti in forma mista pubblico – privato, una quota dei finanziamenti disponibili a seguito di presentazione di apposite istanze di finanziamento, corredate da progetti esecutivi, presentati dai suddetti organismi….

Orbene, proprio nell’ambito dell’anzidetta interpretazione giurisprudenziale, è stato sancito l’importante principio secondo cui l’unico ed imprescindibile presupposto per l’esecuzione di detti servizi –che nel nostro caso coincidono con la stesura della relazione tecnico-economica, afferente il Piano di gestione- è che l’incarico sia espletato da professionisti iscritti negli appositi albi previsti dai vigenti ordinamenti professionali, personalmente responsabili e nominativamente indicati già in sede di presentazione dell’offerta, con la specificazione delle rispettive qualificazioni professionali.

Ciò che, d’altronde, è avvenuto nel momento in cui –per ragioni di opportunità oltre che di efficienza, connesse alla partecipazione del Comune al Consorzio Forestale - si è optato, nel pieno rispetto della normativa vigente, per il Dott. For. Franco COMPAGNONI, professionista abilitato.

--Quanto all’omessa dichiarazione di adesione alla metodologia elaborata nell’ambito del “Progetto bosco”, si fa presente che la stessa non è stata presenta poiché non ricompresa tra la documentazione richiesta dal Bando in sede di presentazione della domanda. Tale dichiarazione era richiesta a “concessione del finanziamento” e quindi si reputava da rendere all’atto dell’ammissione al finanziamento de quo. Comunque, ove necessario in questa fase, tale adesione si può intendere formalizzata con la presente.

Con perfetta osservanza. Distinti saluti

IL SINDACO

Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 - BANDI IN ESSERE FEBBRAIO 2009 - PROPOSTE

GENERALI PER TUTTE LE MISURE

Si propone che la data di presentazione delle domande sia quella dell'invio cartaceo e non quella del rilascio tramite il portale SIAN, in quanto ancora non è stata data, dalla stessa Regione, la possibilità dell'inserimento dati sul portale SIAN con gli stessi tempi di preparazione della domanda sia cartacea che informatica dal primo giorno successivo a quello di pubblicazione sul BURA. L'inserimento dati sul portale potrà essere effettuato entro il mese successivo alla presentazione del cartaceo.

Slittamento del primo sportello di tutte le misure al 31/03/2009.

   

MISURA 1.2.3. AZ. 1 “Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”

Punto 2 - Beneficiari e requisiti: chiarire che fra i soggetti beneficiari rientrano anche  le società consortili (forma giuridica prevista a Cod. Civ.)

Punto 3

· Verificare la possibilità di inserire fra gli investimenti ammissibili l'acquisto di interi impianti usati (intesi come interi cicli produttivi es. frantoio già esistente) con contestuale adeguamento tecnologico degli stessi;

· Fra gli investimenti chiarire al punto due la fra parentesi inserendo la dicitura "percorsi degustazione e aree attrezzate per il consumo dei prodotti acquistati”

Punto 5 - zone interessate

· Filiera Apistica - Personalizzato per zona Tornareccio perchè riconosciuta zona capofila d'Abruzzo

1 Fase – Punto B n. 13 inserire:

“, o altro documento compilato tra le parti che comprovi la disponibilità alla vendita del proprietario e la volontà d’acquisto del proponente. A tal fine si dichiarano che sono ritenuti validi i seguenti documenti:

• Lettera d’intenti;

• Opzione d’acquisto anche gratuita.”

IN “DIVIETI E LIMITAZIONI”

a) Divieti

· Eliminazione del trattino n. 1 (ammesso da “LINEE GUIDA SULL’AMMISSIBILITÀ DELLE SPESE RELATIVE ALLO SVILUPPO RURALE E A INTERVENTI ANALOGHI” del 14.02.2008)

· Eliminazione del trattino n. 10 (qualora si possibile)

· Modifica del trattino n. 15: eliminare il periodo “ e in particolare gli interventi di edilizia realizzati in economia”

· Modifica trattino n. 16: inserire dopo la parola unilaterali “, tranne nel caso che i predetti titoli abbiano durata superiore a 20 anni e siano registrati c\o l’Ufficio del Registro competente per zona”

6. INTERVENTI PRIORITARI PER SETTORE

FILIERA VITIVINICOLA

FABBISOGNO: miglioramento e potenziamento della funzione commerciale aziendale, anche nell’ottica dell’accorciamento della filiera: modificare le priorità territoriali da “X” a “XXX” l’aera “A”

FILIERA ORTOFRUTTICOLA E PATATICOLA

FABBISOGNO: sviluppo della cooperazione di filiera per la valorizzazione dei prodotti: inserire una nuova descrizione delle tipologie d’intervento dei fabbisogni “realizzazione, ammodernamento ed adeguamento strutturale e tecnologico degli impianti di lavorazione, trasformazione e confezionamento, finalizzato al miglioramento delle a qualità dei prodotti freschi e trasformati, al miglioramento dell’aspetto igienico-sanitario e salutistico, al miglioramento della sostenibilità ambientale dei processi produttivi, incluso le nuove realizzazioni di impianti sia del fresco che del trasformato” assegnandole una priorità territoriale in zona “A” di “XXX”” e di punteggio inferiore nelle altre aree.

DISPONIBILITÀ FINANZIARIA

Inserire un * (asterisco) alla filiera ortofrutticola e pataticola, nella quale si specifica quanto segue: “ almeno il 60% delle risorse per la filiera ortofrutticola-pataticola è riservata in favore di soggetti associati (consorzi, cooperative, associazioni di produttori)

Misura 2.2.6. “Ricostituzione del potenziale produttivo forestale e interventi preventivi”

Paragrafo 11 - Determinazione dei costi e tipologie di intervento ammissibili a finanziamento (pag. 19) - Azione A) Ricostituzione dei boschi danneggiati dagli incendi.

Nell’ambito di tale azione è contemplata la bonifica dell’area percorsa dagli incendi mediante “tagli di smantellamento, come descritti nella voce A23d del Prezzario Regionale per interventi di forestazione”. Dalla lettera della voce del Prezziario si evince che questa è utilizzabile solo ed esclusivamente se l’intervento di smantellamento interessa un bosco ceduo degradato incendiato. Si evidenzia invece che la stragrande casistica dei boschi incendiati in Abruzzo coincide con fustaie artificiali (pinete) aventi in media 50 o 100 anni di età. Per lo smantellamento delle tipologie forestali sopra richiamate si ritiene che non si possa che far ricorso all’Analisi Prezzi così come contemplato nelle premesse del PR, non essendo proponibile l’utilizzo della voce A23d (taglio a raso di ceduo degradato incendiato) poiché non adeguata né tecnicamente né economicamente.

Chiarire quindi: “In ogni caso può farsi ricorso all’Analisi Prezzi

C) Esbosco dei materiali utili ritraibili dall’intervento.

La voce A29 del PR per interventi di forestazione è utilizzabile solo per corrispondere l’esbosco di cui alla A23d (taglio raso di bosco ceduo degradato incendiato) trattandosi appunto di un sovrapprezzo della stessa.

Per l’esbosco del materiale legnoso ritraibile da tipologie di boschi percorsi da incendio, diverse dal ceduo degradato, è quindi necessario il ricorso all’Analisi Prezzi.

Chiarire quindi: “In ogni caso può farsi ricorso all’Analisi Prezzi

Paragrafo 11.2 - Azione B) Interventi infrastrutturali finalizzati alla prevenzione- Manutenzione e adeguamento della viabilità forestale (pag. 21)

A) Manutenzione straordinaria della viabilità forestale.

Si fa presente che le voci del PR per interventi di forestazione, citate nel bando (A40, A41) risultano palesemente inadeguate sotto l’aspetto economico. Tale asserzione scaturisce da pregresse esperienze realizzate con il precedente PRS e da un’analisi comparativa dei vari prezzari regionali italiani circa le attività di manutenzione e costruzione di viabilità forestale.

Chiarire quindi: “Si potrà utilizzare il PR forestale (voci A40 e A41) per ricompensare interventi manutentivi afferenti solo ed esclusivamente a lavori di livellamento e/o di ripristino del piano viario usurato dal traffico eccessivo o da fenomeni erosivi eccezionali con l’ausilio di idoneo mezzo meccanico. Di contro interventi manutentivi straordinari afferenti alle opere d’arti volte al presidio delle acque, ricarico di pietrisco sulla carreggiata, azioni sulle scarpate, ecc. potranno essere compensate ricorrendo al PR per opere edili.

Paragrafo 11.2 - Azione B) Interventi infrastrutturali finalizzati alla prevenzione - Realizzazione di invasi idrici (pag. 24)

In relazione alla recinzione anti-intrusione viene imposto dal bando di non superare il dislivello di 1ml tra pelo libero dell’acqua e bordo superiore della recinzione posta al ad almeno 15 ml a partire dal centro della vasca. In dette circostanze rende obbligatorio realizzare l’invaso nella tipologia semi-interrata al fine di poter predisporre una recinzione di almeno 2 ml di altezza (antintrusione). In molti casi invece è opportuno, anche per motivi di sicurezza oltre che di semplicità di realizzazione, realizzare invasi idrici afferenti alla tipologia totalmente interrata.

Chiarire quindi: “In caso di vasca interrata la recinzione di 2,5 ml di altezza (anti-intrusione) potrà essere realizzata ad una distanza di almeno 10ml dal bordo della vasca.

Paragrafo 15.1 - Presentazione delle domande di aiuto (pag. 24)

La presentazione delle domande mediante portale SIAN, che presuppone che il beneficiario abbia già istituito un fascicolo aziendale contenente tutti i dati sui terreni comprese le modalità di possesso, avrebbe dovuto essere presupposto per una semplificazione e non, come accaduto, per una ulteriore burocratizzazione.

Chiarire quindi: “In presenza di fascicolo aziendale, l’estratto di mappa rilasciato dall’U.T.E, le visure catastali, l’estratto di CTR, la planimetria stato futuro e ogni altra documentazione cartografica o catastale possono essere sostituite con “documentazione cartografica valida ai fini dell’individuazione delle opere oggetto d’intervento”.

Chiarire inoltre che: “Comunque non è necessario ripresentare qualunque documentazione già presente nel fascicolo aziendale, ad es. documentazione relativa al possesso dei terreni oggetto di intervento (contratti, convenzioni, ecc.) e la documentazione relativa la beneficiario.”

SUGGERIMENTI GENERALI

Per i prossimi bandi (o sportelli) potrebbe essere previsto un tetto massimo di spesa per progetto, ove si rilevasse un numero di richieste troppo superiore alle disponibilità.

Sarebbe auspicabile inoltre che la divisione percentuale tra le cooperative e gli altri soggetti utilizzato per il settore vitivinicolo venisse estesa a tutti gli altri comparti.

Nella prossima ripartizione dei fondi aggiuntivi si tenga conto dell’assorbimento di spesa nei vari settori della 1.2.3., in cui pare emergere una scarsità di fondi per il comparto vitivinicolo.

Si sollecita inoltre l’attivazione di tutto il resto del PSR, degli assi 2 e 3, fondamentali per favorire un reale processo di sviluppo nelle aree rurali.

E’ interesse strategico del Movimento cooperativo l’attivazione dei PROGETTI INTEGRATI DI FILIERA e dei LEADER, che favoriscono lo sviluppo di sistema nei comparti agricoli e forestali e nei territori rurali.