11 marzo 2008

Linee di indirizzo per la programmazione regionale nel settore forestale – Richiesta incontro

Pubblichiamo la nota inviata dal Coordinamento dei Consorzi Forestali d'Abruzzo a Antonio Boschetti - Presidente Terza Commissione consiliare permanente Agricoltura e foreste, Alimentazione, Zootecnia Credito fondiario e agrario , Caccia e pesca della REGIONE ABRUZZO e ai componenti la 3^ Commissione - Augusto DI STANISLAO (UDEUR), Bartolomeo Donato DI MATTEO (DS), Gianni MELILLA (Sinistra Democratica), Maurizio TEODORO (Margherita), Camillo D'ALESSANDRO (Margherita), Vito DOMENICI (Misto), Daniela STATI (FI), Paolo TANCREDI (FI), Fabrizio DI STEFANO (AN), Alfredo CASTIGLIONE (AN), Nicola PISEGNA ORLANDO (SDI), Mario AMICONE (UDC), Claudio DI BARTOLOMEO (Per l'Abruzzo), Bruno EVANGELISTA (Italia dei Valori), Maria Rosaria LA MORGIA (L'Unione), Angelo ORLANDO (Rifondazione Comunista), Bruno DI PAOLO (DC), Antonio MACERA (Comunisti Italiani), Liberato ACETO (UDEUR), Angelo DI PAOLO (PPE), Walter CAPORALE (Verdi), Antonio VERINI (All.Dem. e Lib. per l'Europa), Benigno D'ORAZIO (La Destra)

Facendo seguito alla approvazione da parte della Giunta Regionale delle “Linee guida per la programmazione regionale nel settore forestale” (BURA del 29 febbraio 2008) inviate alla Sua commissione per il parere, siamo a richiedere una audizione al fine di proporre delle integrazioni migliorative del testo proposto.

In particolare il testo, pur positivo per molti aspetti, ci appare assolutamente insufficiente in merito al ruolo e allo sviluppo delle forme associate nel settore forestale, cooperative e consorzi forestali.
Operano infatti in Abruzzo, ad oggi, 11 Consorzi forestali, oggi associati anche in un consorzio di secondo grado “Forestabruzzo”, che associano 58 comuni ed enti montani, fra cui tre comunità montane, e 29 imprese e cooperative forestali con 700 addetti, che hanno ripreso con vigore le attività forestali, anche non legate a finanziamento pubblico.

Tale attività porta sostanziali benefici sia alle Amministrazioni Comunali associate, attraverso i proventi derivanti dai tagli con legnatico destinati alla vendita, sia alle popolazioni, con la ripresa delle attività legate all’uso civico, sia alle imprese e cooperative forestali che hanno assicurato un lavoro stabile, con gli ovvi riflessi occupazionali nelle aree interne.

Di tale realtà non si trova traccia nel documento, che appare, a nostro avviso, eccessivamente burocratico e legato ad una visione non moderna della realtà forestale della nostra regione.
L’audizione richiesta potrà essere concessa anche concomitante con quella richiesta dalle Organizzazioni cooperative Confcooperative e Legacoop, con le quali si condividono le posizioni nel merito.

Certi della Sua sensibilità e restando in attesa, cordiali saluti

Giovanni Meuti
coordinatore