Non si comprende perchè gli Ordini degli Agronomi e Forestali d'Abruzzo abbiano così in antipatia gli Agronomi e forestali che lavorano inseriti nelle cooperative.
Eppure sono loro colleghi, che hanno solo scelto un diverso modo di vivere la professione.
Ma quando un Ente affida a un Agronomo - forestale che lavora in una cooperativa una qualunque attività scatta la richiesta dell'Ordine della copia della delibera con motivazione il reperimento di dati per permettere al consiglio dell'ordine la verifica del tipo e contenuto degli incarichi cui possono accedere gli iscritti a questo ordine professionale per evitare l'esercizio improprio della professione.
Addirittura il presidente dell'ordine si dichiara disponibile a passare direttamente o a mezzo di proprio delegato per ritirarla.
Sarebbe bello che tanta solerzia fosse dedicata a tutti gli incarichi affidati ai professionisti, e non solo a quelli affidati ai professionisti che lavorano nelle cooperative. E questa solezia, peraltro, anche quando gli incarichi non riguardano materie protette. E senza contare le Sentenze del Consiglio di Stato che hanno dichiarato perfettamente legittimo l'incarico a professionisti che lavorino in cooperative, il Decreto Bersani e chi più ne ha più ne metta.
Ma qui si parla di esercizio improprio della professione, il che è una sottile offesa verso dei colleghi.
Colleghi di serie B solo perchè hanno un diverso modo di vedere la professione.
Peccato perchè in settori poveri come quello agricolo, e a maggior ragione in quello forestale, di tutto c'è bisogno che di divisioni dettate da interessi personali o di gruppo e del tentativo di denigrare chi ha scelto un altro modo di fare lo stesso lavoro....