I commi 627 e 628 dell'art. 16 della finanziaria hanno dato il via al PROGETTO QUADRO PER LE FORESTE.
A margine dei lavori è stato inoltre approvato dalla Camera dei Deputati un Ordine del Giorno che impegna il Governo a destinare a tale progetto anche una adeguata dotazione di risorse oltre quelle già stanziate direttamente in Finanziaria.
Inoltre l'ordine del Giorno rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro svolto sinora dal movimento cooperativo forestale.
ORDINE DEL GIORNO
A margine dei lavori è stato inoltre approvato dalla Camera dei Deputati un Ordine del Giorno che impegna il Governo a destinare a tale progetto anche una adeguata dotazione di risorse oltre quelle già stanziate direttamente in Finanziaria.
Inoltre l'ordine del Giorno rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro svolto sinora dal movimento cooperativo forestale.
CAMERA DEI DEPUTATI - Allegato A Seduta n. 74 del 17/11/2006
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DISEGNO DI LEGGE: DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2007) (TESTO RISULTANTE DALLO STRALCIO DISPOSTO DAL PRESIDENTE DELLA CAMERA, AI SENSI DELL'ARTICOLO 120, COMMA 2, DEL REGOLAMENTO, E COMUNICATO ALL'ASSEMBLEA IL 5 OTTOBRE 2006) (A.C. 1746-BIS)
(A.C. 1746-bis - Sezione 1)
ARTICOLO 16 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO
Comma 627. Al fine di armonizzare l'attuazione delle disposizioni sovranazionali in materia forestale, in aderenza al Piano d'azione per le foreste dell'Unione europea e nel rispetto delle competenze istituzionali, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulla base degli strumenti di pianificazione regionale esistenti e delle linee guida definite ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227, propongono alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ai fini di un accordo ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, un programma quadro per il settore forestale finalizzato a favorire la gestione forestale sostenibile e a valorizzare la multifunzionalità degli ecosistemi forestali. Le azioni previste dal programma quadro possono accedere alle risorse di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, nei limiti definiti dal CIPE nella deliberazione di cui allo stesso articolo 61, comma 3, della citata legge n. 289 del 2002. 628. L'intesa di filiera o il contratto quadro di cui agli articoli 9 e 10 del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, hanno per scopo, altresì, l'integrazione della filiera forestale con quella agroenergetica, la valorizzazione, la produzione, la distribuzione e la trasformazione di biomasse derivanti da attività forestali, nonché lo sviluppo della filiera del legno. Gli organismi che operano la gestione forestale in forma associata e le imprese di lavorazione e distribuzione del legno e di utilizzazione della biomassa forestale a fini energetici nonché i soggetti interessati, pubblici o privati, stipulano contratti di coltivazione e fornitura in attuazione degli articoli 11, 12 e 13 del citato decreto legislativo n. 102 del 2005. 629. Per l'attuazione dei piani nazionali di settore, compreso quello forestale, di competenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l'anno 2007 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009.
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DISEGNO DI LEGGE: DISPOSIZIONI PER LA FORMAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E PLURIENNALE DELLO STATO (LEGGE FINANZIARIA 2007) (TESTO RISULTANTE DALLO STRALCIO DISPOSTO DAL PRESIDENTE DELLA CAMERA, AI SENSI DELL'ARTICOLO 120, COMMA 2, DEL REGOLAMENTO, E COMUNICATO ALL'ASSEMBLEA IL 5 OTTOBRE 2006) (A.C. 1746-BIS)
(A.C. 1746-bis - Sezione 1)
ARTICOLO 16 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO
Comma 627. Al fine di armonizzare l'attuazione delle disposizioni sovranazionali in materia forestale, in aderenza al Piano d'azione per le foreste dell'Unione europea e nel rispetto delle competenze istituzionali, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulla base degli strumenti di pianificazione regionale esistenti e delle linee guida definite ai sensi dell'articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227, propongono alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ai fini di un accordo ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, un programma quadro per il settore forestale finalizzato a favorire la gestione forestale sostenibile e a valorizzare la multifunzionalità degli ecosistemi forestali. Le azioni previste dal programma quadro possono accedere alle risorse di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, nei limiti definiti dal CIPE nella deliberazione di cui allo stesso articolo 61, comma 3, della citata legge n. 289 del 2002. 628. L'intesa di filiera o il contratto quadro di cui agli articoli 9 e 10 del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, hanno per scopo, altresì, l'integrazione della filiera forestale con quella agroenergetica, la valorizzazione, la produzione, la distribuzione e la trasformazione di biomasse derivanti da attività forestali, nonché lo sviluppo della filiera del legno. Gli organismi che operano la gestione forestale in forma associata e le imprese di lavorazione e distribuzione del legno e di utilizzazione della biomassa forestale a fini energetici nonché i soggetti interessati, pubblici o privati, stipulano contratti di coltivazione e fornitura in attuazione degli articoli 11, 12 e 13 del citato decreto legislativo n. 102 del 2005. 629. Per l'attuazione dei piani nazionali di settore, compreso quello forestale, di competenza del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, è autorizzata la spesa di 10 milioni di euro per l'anno 2007 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009.
ORDINE DEL GIORNO
A.C. N. 1746-Bis-A.
Seduta n° 75 del 18.11.2006
La Camera, premesso che,
Gran parte degli operatori del sistema produttivo, insieme a numerosi esponenti della cultura, del sistema scientifico e della sperimentazione, sono concordi nel sostenere che il riassetto idrogeologico e la manutenzione del territorio e del bosco costituiscono la più grande infrastruttura del Paese;
La gestione integrata del territorio e dell’ambiente, finalizzata alla difesa del suolo, alla regimazione idraulica ed al miglioramento delle foreste, per prevenire le calamità naturali, eliminare i rischi ambientali, conseguire gli obiettivi del Protocollo di Kjoto, valorizzare il paesaggio anche come condizione necessaria per rilanciare il turismo e lo stesso mady in Italy, costituiscono la più cospicua ed organica infrastruttura strategica che oggi sia conveniente realizzare;
La foresta è un bene da gestire in maniera sostenibile per i benefici che apporta alla collettività e all’ambiente: il legno, la stabilità dei versanti, la regimazione delle acque, la salubrità, il contenimento dell’effetto serra, la disponibilità di spazi naturali e di un paesaggio per le attività turistico-ricreative, sono beni collettivi che necessitano di essere gestiti con lungimiranza ed efficacia, secondo piani di gestione che configurino ricchezza, nel senso più ampio del termine, alle collettività che le curano e ne usufruiscono;
In caso si desse inizio alla realizzazione di un piano di interventi strutturali in favore delle foreste e conseguentemente si puntasse concretamente su una politica per le montagne italiane, si potrebbero conseguire tangibili ritorni in favore del riassetto idrogeologico, del rilancio dell’occupazione e del lavoro, delle attività tradizionali e di quelle nuove come il turismo, dell’enogastronomia e della valorizzazione dei prodotti del territorio, tutte condizioni indispensabili per la permanenza delle popolazioni locali;
In Italia vi è un sistema della cooperazione ad indirizzo agro-forestale ed ambientale, presente capillarmente nelle aree montane di tutte le regioni, la cui incidenza consiste in circa 400 imprese, tra cooperative, consorzi regionali ed il consorzio nazionale Appennino Vivo Europa, 7.000 soci ed un volume di attività stimato in 300 milioni di euro. Tale realtà cooperativistica ha come principale finalità imprenditoriale la creazione del lavoro. Queste cooperative si occupano di interventi nel settore della silvicoltura, delle sistemazioni agricolo-forestali, idraulico-agrarie, del ripristino ambientale tramite gli strumenti delle bioingegnerie, della prevenzione degli incendi boschivi, della manutenzione ordinaria e straordinaria dei bacini idrografici;
Per consentire il rafforzamento e lo sviluppo di questo importante settore della cooperazione, ma anche per favorire l’uso delle biomasse vegetali per produrre energia pulita e promuovere la certificazione forestale, è necessario destinare nuove e confacenti risorse in favore degli interventi forestali;
La legge Finanziaria per il 2007, nel testo predisposto dalla Camera dei deputati, in particolare il relativo comma 627, dell’articolo 16, prevede di armonizzare l’attuazione delle disposizioni sopranazionali in materia forestale, in aderenza al Piano d’azione per le foreste dell’Unione Europea attraverso la realizzazione di un programma quadro per il settore forestale finalizzato a favorire la gestione forestale sostenibile ed a valorizzare la multifunzionalità degli ecosistemi forestali. Per l’attuazione di tale programma, limitatamente alle misure di carattere nazionale, potranno essere utilizzate quote specifiche di una spesa triennale corrispondenti a 10 milioni di euro per il 2007 e 50 milioni di euro per gli anni 2008 e 2009;
Tali risorse non sono sufficienti a garantire l’attivazione ed il completamento del totale degli interventi che il nostro settore forestale richiede ai sensi delle necessità e delle opportunità sopra richiamate. Tuttavia vi è la possibilità di attivare ulteriori risorse già accantonate, ma non utilizzate, per finalità analoghe da differenti strumenti normativi facenti capo ad ambiti ministeriali diversificati;
Il principale istituto giuridico attualmente esistente in grado di assolvere i compiti di un programma quadro per il settore forestale quale quello indicato dal provvedimento in discussione e di conseguire efficacemente i corrispondenti obiettivi strategici, è il decreto del ministero dell’ambiente 16 giugno 2005, recante “Linee guida di programmazione forestale”, di applicazione del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227 , articolo 3, comma 1 e successive modificazioni, aventi lo scopo di valutare lo stato di conservazione del settore in relazione alla tutela della biodiversità e di individuare elementi di indirizzo per la programmazione che le regioni devono attuare nel rispetto degli impegni internazionali e della normativa comunitaria e nazionale in materia ed in considerazione delle strategie, dei criteri e degli indicatori da essi individuati. Per la realizzazione dei piani previsti da tali linee guida è stimato un fabbisogno in termini programmatici di 250 milioni di euro in un biennio,
impegna il Governo,
a valutare la necessità di dare attuazione alle disposizioni di cui all’articolo 16, comma 627 di cui al testo della finanziaria 2007 approvato dalla Camera dei deputati, secondo il criterio che preveda l’adozione, quale programma quadro per il settore forestale in tal senso previsto, delle linee guida di programmazione forestale di cui al decreto 16 giugno 2005, relative all’applicazione dell’ articolo 3, comma 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227, e successive modificazioni e corrispondentemente rendere disponibili per i relativi fabbisogni, oltre le pertinenti risorse indicate in tale direzione dalla stessa finanziaria, anche gli ulteriori e confacenti finanziamenti che la finanziaria 2007 dispone in tabella D per il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare in favore del riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo di cui all’articolo 12 del decreto legge n. 398/1993 convertito in legge, con modificazioni, dalla legge n. 493/1993 e alla legge n. 183/1989.
9/1746-bis/273 Lion, Monelli, Pellegrino, Piazza, Fundarò, Francescato, Balducci
Seduta n° 75 del 18.11.2006
La Camera, premesso che,
Gran parte degli operatori del sistema produttivo, insieme a numerosi esponenti della cultura, del sistema scientifico e della sperimentazione, sono concordi nel sostenere che il riassetto idrogeologico e la manutenzione del territorio e del bosco costituiscono la più grande infrastruttura del Paese;
La gestione integrata del territorio e dell’ambiente, finalizzata alla difesa del suolo, alla regimazione idraulica ed al miglioramento delle foreste, per prevenire le calamità naturali, eliminare i rischi ambientali, conseguire gli obiettivi del Protocollo di Kjoto, valorizzare il paesaggio anche come condizione necessaria per rilanciare il turismo e lo stesso mady in Italy, costituiscono la più cospicua ed organica infrastruttura strategica che oggi sia conveniente realizzare;
La foresta è un bene da gestire in maniera sostenibile per i benefici che apporta alla collettività e all’ambiente: il legno, la stabilità dei versanti, la regimazione delle acque, la salubrità, il contenimento dell’effetto serra, la disponibilità di spazi naturali e di un paesaggio per le attività turistico-ricreative, sono beni collettivi che necessitano di essere gestiti con lungimiranza ed efficacia, secondo piani di gestione che configurino ricchezza, nel senso più ampio del termine, alle collettività che le curano e ne usufruiscono;
In caso si desse inizio alla realizzazione di un piano di interventi strutturali in favore delle foreste e conseguentemente si puntasse concretamente su una politica per le montagne italiane, si potrebbero conseguire tangibili ritorni in favore del riassetto idrogeologico, del rilancio dell’occupazione e del lavoro, delle attività tradizionali e di quelle nuove come il turismo, dell’enogastronomia e della valorizzazione dei prodotti del territorio, tutte condizioni indispensabili per la permanenza delle popolazioni locali;
In Italia vi è un sistema della cooperazione ad indirizzo agro-forestale ed ambientale, presente capillarmente nelle aree montane di tutte le regioni, la cui incidenza consiste in circa 400 imprese, tra cooperative, consorzi regionali ed il consorzio nazionale Appennino Vivo Europa, 7.000 soci ed un volume di attività stimato in 300 milioni di euro. Tale realtà cooperativistica ha come principale finalità imprenditoriale la creazione del lavoro. Queste cooperative si occupano di interventi nel settore della silvicoltura, delle sistemazioni agricolo-forestali, idraulico-agrarie, del ripristino ambientale tramite gli strumenti delle bioingegnerie, della prevenzione degli incendi boschivi, della manutenzione ordinaria e straordinaria dei bacini idrografici;
Per consentire il rafforzamento e lo sviluppo di questo importante settore della cooperazione, ma anche per favorire l’uso delle biomasse vegetali per produrre energia pulita e promuovere la certificazione forestale, è necessario destinare nuove e confacenti risorse in favore degli interventi forestali;
La legge Finanziaria per il 2007, nel testo predisposto dalla Camera dei deputati, in particolare il relativo comma 627, dell’articolo 16, prevede di armonizzare l’attuazione delle disposizioni sopranazionali in materia forestale, in aderenza al Piano d’azione per le foreste dell’Unione Europea attraverso la realizzazione di un programma quadro per il settore forestale finalizzato a favorire la gestione forestale sostenibile ed a valorizzare la multifunzionalità degli ecosistemi forestali. Per l’attuazione di tale programma, limitatamente alle misure di carattere nazionale, potranno essere utilizzate quote specifiche di una spesa triennale corrispondenti a 10 milioni di euro per il 2007 e 50 milioni di euro per gli anni 2008 e 2009;
Tali risorse non sono sufficienti a garantire l’attivazione ed il completamento del totale degli interventi che il nostro settore forestale richiede ai sensi delle necessità e delle opportunità sopra richiamate. Tuttavia vi è la possibilità di attivare ulteriori risorse già accantonate, ma non utilizzate, per finalità analoghe da differenti strumenti normativi facenti capo ad ambiti ministeriali diversificati;
Il principale istituto giuridico attualmente esistente in grado di assolvere i compiti di un programma quadro per il settore forestale quale quello indicato dal provvedimento in discussione e di conseguire efficacemente i corrispondenti obiettivi strategici, è il decreto del ministero dell’ambiente 16 giugno 2005, recante “Linee guida di programmazione forestale”, di applicazione del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227 , articolo 3, comma 1 e successive modificazioni, aventi lo scopo di valutare lo stato di conservazione del settore in relazione alla tutela della biodiversità e di individuare elementi di indirizzo per la programmazione che le regioni devono attuare nel rispetto degli impegni internazionali e della normativa comunitaria e nazionale in materia ed in considerazione delle strategie, dei criteri e degli indicatori da essi individuati. Per la realizzazione dei piani previsti da tali linee guida è stimato un fabbisogno in termini programmatici di 250 milioni di euro in un biennio,
impegna il Governo,
a valutare la necessità di dare attuazione alle disposizioni di cui all’articolo 16, comma 627 di cui al testo della finanziaria 2007 approvato dalla Camera dei deputati, secondo il criterio che preveda l’adozione, quale programma quadro per il settore forestale in tal senso previsto, delle linee guida di programmazione forestale di cui al decreto 16 giugno 2005, relative all’applicazione dell’ articolo 3, comma 1 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227, e successive modificazioni e corrispondentemente rendere disponibili per i relativi fabbisogni, oltre le pertinenti risorse indicate in tale direzione dalla stessa finanziaria, anche gli ulteriori e confacenti finanziamenti che la finanziaria 2007 dispone in tabella D per il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare in favore del riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo di cui all’articolo 12 del decreto legge n. 398/1993 convertito in legge, con modificazioni, dalla legge n. 493/1993 e alla legge n. 183/1989.
9/1746-bis/273 Lion, Monelli, Pellegrino, Piazza, Fundarò, Francescato, Balducci
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