La ragione dell’uomo porta insita l’esigenza di “ciò che vale e permane sempre”.
Tale esigenza costituisce un invito permanente inscritto indelebilmente nel cuore umana, a mettersi in cammino per trovare Colui che non cercheremmo se non ci fosse già venuto incontro. In Lui trova compimento ogni travaglio ed anelito del cuore umano.
La gioia dell’amore, la risposta al dramma della sofferenza e del dolore, la forza del perdono davanti all’offesa ricevuta e la vittoria della vita dinnanzi al vuoto della morte, tutto trova compimento nel mistero della sua Incarnazione.
(Benedetto XVI)
Cristo non è “qualcosa” di giustapposto, ma è <<qualcosa “dentro”>>: dentro la tua gioia, dentro la tua stanchezza, dentro la tua connivenza o la tua convivenza, dentro la tua repulsione o dentro la tua simpatia.
La coscienza del Mistero presente rende la nostra vita un flusso continuo di novità.
Con il riconoscimento di questa drammatica presenza, con questa presenza in cui abita corporalmente la divinità, <<inizia>> qualcosa di nuovo: oggi, alle undici, all’una, alle sei, alle dieci; domani, alle tre, alle quattro.
In qualsiasi momento inizia qualcosa di nuovo.
(Luigi Giussani)
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
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